Correlazione tra perdita di volume cerebrale ed esiti clinici e di risonanza magnetica nella sclerosi multipla durante gli studi con Fingolimod
Sono state studiate le determinanti e correlazioni cliniche di perdita di volume cerebrale alla risonanza magnetica rilevata tra i pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente dagli studi di fase 3 con Fingolimod ( Gilenya ), FREEDOMS, FREEDOMS II, e TRANSFORMS.
Analisi post hoc sono state condotte nelle popolazioni intent-to-treat di ogni studio e in un set di dati combinati di 3.635 pazienti dagli studi e dalle loro estensioni.
La relazione tra cambiamenti di volume del cervello e parametri demografici, clinici e di risonanza magnetica per immagini ( MRI ) è stata studiata con correlazione a coppie ( Pearson ) e in modelli di regressione multipla.
La frequenza relativa di progressione confermata della disabilità è stata valutata nel dataset combinato per strati di concomitante perdita di volume cerebrale fino a 4 anni.
Aumento dell’età, durata della malattia, volume delle lesioni in T2, volume della lesione ipointensa in T1 e invalidità sono stati associati con volume ridotto del cervello ( P minore di 0.001, tutti ).
I più forti predittori basali di perdita di volume cerebrale nello studio sono stati: volume delle lesioni in T2, conteggio delle lesioni captanti il Gadolinio, e volume della lesione ipointensa in T1 ( P minore di 0.01, tutti ).
Nel corso di ogni studio, la perdita di volume cerebrale è risultata correlata maggiormente con la conta cumulativa delle lesioni captanti il Gadolinio, conta delle lesioni nuove / allargate in T2 ( P minore di 0.001, entrambi ) e numero di ricadute confermate nello studio ( P minore di 0.01 ).
Nel corso di 4 anni nel set di dati combinato ( esposizione media al farmaco in studio, 2.4 anni ), una confermata progressione della disabilità è stata più frequente nei pazienti con maggiore perdita del volume cerebrale.
In conclusione, il tasso di perdita di volume cerebrale nei pazienti durante gli studi con Fingolimod è risultato correlato con la gravità della malattia al basale e con una nuova attività della malattia nello studio, ed è stato associato a un peggioramento della disabilità. ( Xagena2015 )
Radue EW et al, Neurology 2015;84:784-793
Neuro2015 Farma2015
Indietro
Altri articoli
Evoluzione dell'infarto alla risonanza magnetica di diffusione dopo trombectomia nei pazienti con ictus acuto randomizzati a Nerinetide oppure placebo: studio REPERFUSE-NA1
Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...
Radioterapia corporea stereotassica guidata da risonanza magnetica versus tomografia computerizzata per il tumore alla prostata: studio MIRAGE
L'imaging a risonanza magnetica ( MRI ) offre molteplici vantaggi teorici nel contesto della radioterapia corporea stereotassica ( SBRT )...
La resezione intraoperatoria guidata da risonanza magnetica non è superiore alla guida con Acido 5-aminolevulinico nel glioblastoma di nuova diagnosi
Dati prospettici hanno suggerito una superiorità della risonanza magnetica intraoperatoria ( iMRI ) rispetto all'Acido 5-aminolevulinico ( 5-ALA; Gliolan )...
Risonanza magnetica cardiovascolare nei pazienti con cardiotossicità associata a Ibrutinib
Gli eventi avversi immuno-correlati ( irAE ) derivanti dalla terapia antitumorale con inibitore del checkpoint immunitario ( ICI ) possono...
Lesioni cerebrali rilevate dalla risonanza magnetica e funzione cognitiva nei pazienti con fibrillazione atriale sottoposti ad ablazione transcatetere dell'atrio sinistro
È stata valutata la prevalenza di lesioni cerebrali ischemiche rilevate mediante risonanza magnetica e la loro associazione con la funzione...
Screening del tumore alla prostata con PSA e risonanza magnetica seguita solo da biopsia mirata
Lo screening per il cancro alla prostata è gravato da un alto tasso di sovradiagnosi. L'algoritmo più appropriato per lo...
Associazione delle misure della funzione renale con i segni di neurodegenerazione e malattia dei piccoli vasi alla risonanza magnetica cerebrale
La malattia renale cronica ( CKD ) è un fattore di rischio per il declino cognitivo, ma l'evidenza è limitata...
Terapia a ultrasuoni focalizzata guidata dalla risonanza magnetica per pazienti con tumore alla prostata a rischio intermedio
Gli uomini con tumore alla prostata di grado 2 o 3 sono spesso considerati non-idonei per la sorveglianza attiva; alcuni...
Osservazione rispetto allo screening con risonanza magnetica spinale e trattamento preventivo per la compressione del midollo spinale nei pazienti con tumore prostatico resistente alla castrazione e metastasi spinali: studio PROMPTS
La diagnosi precoce della compressione maligna del midollo spinale ( SCC ) è fondamentale perché lo stato neurologico pre-trattamento è...
Effetto dell'ablazione della fibrosi guidata dalla risonanza magnetica rispetto all'ablazione con catetere convenzionale sulla recidiva dell'aritmia atriale nei pazienti con fibrillazione atriale persistente: studio DECAAF II
L'ablazione della fibrillazione atriale persistente rimane una sfida. La fibrosi atriale sinistra svolge un ruolo importante nella fisiopatologia della fibrillazione...